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Nutrizione e Integrazione

Come sbarazzarsi della pancia gonfia e della difficoltà ad andare in bagno

Come sbarazzarsi della pancia gonfia e della difficoltà ad andare in bagno: il segreto è nelle fibre!

Quante volte è capitato di avere difficoltà ad andare in bagno e sentire quel fastidioso gonfiore nella pancia? 

Questa sensazione potrebbe essere una delle più fastidiose che possiamo provare. A volte Il dolore è insopportabile con difficoltà a stare seduti, in piedi e anche sdraiati. 

Ma da dove arriva questo fastidio e sopratutto, come possiamo calmarlo o evitarlo? 

La pancia gonfia non è solo una questione estetica: è prima di tutto una sensazione fastidiosa, quasi sempre sintomo di un malessere.

Sembra ovvio ma spesso lo dimentichiamo: il gonfiore ha molto a che fare con quello che metti nel piatto e anche all’attività fisica.

Pancia gonfia, perché?

Quando si parla di pancia gonfia il termine tecnico è bloating e si tratta di un sintomo frequentissimo ancor di più nelle donne.

Certe volte è così intenso da essere addirittura invalidante.

Se non sei in sovrappeso, ma soffri spesso di gonfiore addominale, sappi che con grande probabilità stai soffrendo di un malessere intestinale

Spesso la pancia gonfia si accompagna ad altri fastidiosi sintomi:

  • Nausea
  • Stitichezza o diarrea
  • Alitosi
  • Dolore addominale
  • Tensione addominale
  • Meteorismo ed aerofagia

Se si tratta solo di un disagio passeggero quello che puoi fare è scegliere bene i cibi da mettere nel piatto: alcuni alimenti infatti hanno proprio l’effetto di gonfiare la pancia, mentre altri ti possono aiutare a risolvere questo problema. 

Pancia gonfia: le cause principali

Solitamente alla base di questo fastidioso sintomo possono esservi:

  • Intolleranze alimentari, come quella al lattosio o al glutine;
  • Patologie infiammatorie intestinali;
  • Stipsi;
  • Disturbi funzionali come la sindrome dell’intestino irritabile;
  • Dispepsia;
  • Disbiosi intestinale;
  • Stile di vita e dietetico inadeguato.

Se il tuo disagio è costante, o se si ripropone molto spesso, la cosa ideale è consultare il medico, che indagherà sulla presenza di una patologia. 

Se invece il tuo è un disturbo più lieve ed episodico l’alimentazione ti può aiutare molto.

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Pancia gonfia… dobbiamo preoccuparci?

Come leggiamo in questo bellissimo estratto dall’articolo proveniente da Humanitas, dobbiamo concentrarci su che cosa stiamo mangiando.

Crampi, pancia gonfia soprattutto vicino all’ombelico, dolore al fianco sinistro: sono i sintomi che potrebbero far pensare alla presenza di diverticoli, cioè piccoli cedimenti della parete del colon che sembrano essere causati da una dieta povera di fibre. 

La stitichezza accompagnata dalla sensazione di pancia gonfia che ne consegue, nei soggetti predisposti, crea una maggior pressione all’interno dell’intestino per favorire l’espulsione delle feci dure. 

Questo aumento di pressione, se prolungato nel tempo, può provocare i cedimenti della parete del colon chiamati diverticoli – spiega il professore Silvio Danese, Gastroenterologo, responsabile del Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali di Humanitas e docente di Humanitas University. 

I diverticoli sono un disturbo frequente che colpisce nella stessa misura uomini e donne in particolare nei paesi occidentali dove l’alimentazione è scarsa in fibre e ricca in proteine di origine animale come per esempio la carne rossa. 

Invece, in Africa e Asia dove la dieta è più ricca di fibre, i diverticoli sono praticamente sconosciuti o comunque molto rari. La prevenzione dei diverticoli passa quindi attraverso un’alimentazione più ricca di cereali integrali come farro, pasta e riso integrale, orzo e grano intero ma anche verdure, sia cotte che crude, e frutta. 

Le fibre insolubili presenti in cereali integrali e vegetali non potendo essere digerite completamente dall’organismo, passano nelle feci rendendole più morbide e facili da eliminare. 

Questo favorisce una riduzione della pressione interna del colon e previene il rischio di diverticoli; a cascata, anche la stitichezza scompare, la pancia gonfia resta solo un ricordo, e la salute generale trae beneficio da un’alimentazione più sana.

Pancia gonfia: gli alimenti da evitare

A questo punto, non ci resta che elencare gli i principali alimenti che dovrai eliminare o limitare.

Latte e derivati

La presenza di lattosio e di proteine del latte rappresenta un vero e proprio deterrente alla normale funzionalità intestinale.

Legumi

La cuticola dei legumi rappresenta un susbstrato fermentante per i batteri intestinali. Per non eliminarli del tutto, ti consigliamo di passarli meccanicamente al passa-alimenti.

Glutine 

Cerca di preferire il consumo di cereali naturalmente privi di glutine come il riso, la quinoa, il miglio e l’amaranto.

Cavoli, cavolfiori, broccoli, broccoletti e verza

Per quanto gustose ed assolutamente salutari, sono purtroppo verdure dall’elevatissimo potenziale flatulogenico.

Alcol e bevande gassate

Assolutamente bandite.

Dolci, pizze e prodotti lievitati

Con l’aiuto di uno specialista, dopo un primo periodo, potrai provare a reintegrare gradualmente questi alimenti.

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Se vuoi alleviare il tuo dolore addominale e il fastidio dal tuo movimento intestinale, una delle soluzioni più efficace è utilizzare un integratore multi fibre. 

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Un bicchiere di acqua al giorno con questo preparato di fibre a basso contenuto calorico è un vero toccasana, con un gusto di mela è rinfrescante e perfetto per il tuo intestino.

Finalmente non sarà difficile ottenere le fibre che di solito scarseggiano anche con una dieta sana ed equilibrata.

L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) indica un consumo medio di 25 grammi di fibre al giorno minimo, ma la popolazione mediamente ne assume 15 grammi al giorno.

Ecco lo proprietà principali.

  • 5 g di fibre per porzione
  • 6 fonti di fibre
  • Solo 18 kcal per porzione
  • Senza zuccheri
  • Senza edulcoranti artificiali
  • Miscela di fibre solubili e insolubili

Miscela un cucchiaio dosatore (6,8 g) con 150 ml di acqua.

Perché usare un integratore?

La risposta è molto semplice: un integratore di qualità come la bevanda multi fibre di Herbalife Nutrition ti da la certezza di ingerire un quantitativo preciso di nutrienti, in questo caso parliamo di fibre solubili e insolubili.

Oltre a questo è privo di zuccheri, a basso contenuto calorico e semplice da preparare.

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Consigli alimentari per ridurre il gonfiore addominale

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Pancia gonfia

Tenere un diario alimentare

Tra i fattori scatenanti il gonfiore addominale, rientrano senza dubbio anche le intolleranze alimentari. In questi casi, una forma di intolleranza al lievito o al lattosio, può generare fastidiose tensioni e dolori simili ai crampi dovuti proprio alla fermentazione e all‘accumulo di gas.

Dunque, può essere utile tenere un diario alimentare dove poter annotare la frequenza di questi episodi di gonfiore e ciò che si è mangiato in quel giorno. 

Dati alla mano, ci si rivolge allo specialista impostando la strategia migliore per risolvere il problema (test, dieta specifica, farmaci, integratori).

Favorire le verdure cotte

Quando si è predisposti a gonfiore addominale, e dunque a fermentazione, si può trovare sollievo diminuendo il consumo di verdure crude a favore di ortaggi cotti (in modo leggero, ad esempio al vapore)..

Alcuni soggetti sono particolarmente reattivi, per esempio, alle crucifere (cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles) o alle cipolle, altri ancora fanno fatica a consumare legumi. Dunque, la reazione alla verdura cruda o cotta è da considerare caso per caso, impostando una dieta ad hoc.

Vero è anche che, ad esempio, un ortaggio può causare problemi solo in un determinato periodo della vita e poi non dare più alcun tipo di fastidio a livello gastrointestinale.

Per quanto riguarda i legumi, il discorso è più complesso: in linea di massima, è facile avvertire una sensazione di gonfiore una volta mangiati fagioli o ceci (a causa dei gas che si formano nell’intestino). Ma è altrettanto facile che questi disturbi vadano via via scomparendo se si passano i legumi (al passaverdura e non al mixer, per non inglobare aria) o se si introducono nella dieta in modo graduale.

Consumare la frutta lontano dai pasti

Per quanto riguarda la frutta, inoltre, chi soffre di gonfiori addominali dovrebbe consumarla lontano dal pasto (sotto forma di spuntino sano) ma, anche in questo caso, la regola non può essere generalizzata.

L’unico espediente efficace è, appunto, annotare su un diario alimentare le differenti reazioni conseguenti al consumo di frutta subito dopo il pasto, prima di mangiare o a digiuno.

Individuare il tipo di gonfiore

Quando si parla di pancia gonfia, è importante capire di che tipo di gonfiore si tratti.

Se il problema è l’accumulo di adipe sarà necessaria una dieta ipocalorica abbinata ad attività fisica aerobica, ancor prima che le sessioni dei classici addominali, il consiglio è proprio di iniziare un percorso di dimagrimento partendo da qui.

Se, invece, l’inestetismo è associato alla presenza di gas intestinali, e dunque a fermentazione, è importante modificare la dieta cambiando la tipologia di cibi e testando eventuali intolleranze alimentari.

Ma il gonfiore può essere dovuto anche a ritenzione idrica attorno alla zona dell’ombelico: in questo caso, il problema è facilmente riconoscibile (pelle dal caratteristico aspetto a buccia d’arancia, a “materasso”).

In tutti tre i casi, ma soprattutto in quest’ultimo, è importante ridurre drasticamente il consumo di sodio, dunque di: sale, salumi, carni conservate, cibi in scatola, formaggi stagionati, dadi da cucina.

Ridurre i dolcificanti

Uno dei primi consigli dello specialista per diminuire la formazione di gas intestinali è proprio ridurre drasticamente (se non eliminare) il consumo di chewing gum. Questo perché, masticando la gomma, si ingloba aria, che può dar luogo a fastidi intestinali e gonfiore.

Ancor peggio se il chewing gum è senza zucchero e con dolcificanti artificiali. Questi ultimi, infatti, tendono a peggiorare ulteriormente il problema del gonfiore addominale oltre ad aumentare la sensazione di fame e vuoto allo stomaco

Evitare bibite gasate e zuccherate

Sul banco degli “imputati” causa di gonfiori addominali e formazione di gas intestinali, occupano un posto d’onore sia le bibite gassate (cola, aranciata, gazzosa…) sia gli alcolici (birra in primis).

In entrambi i casi, oltre al tipico gonfiore (pancia a palloncino, addome prominente rispetto al resto del corpo) si associa anche un numero rilevante di calorie “vuote” (in breve, che non nutrono l’organismo ma lo fanno soltanto ingrassare) dovute alla quantità industriale di zuccheri contenuti soprattutto nelle bibite gassate.

Se si scelgono le versioni light di queste bevande, vale lo stesso discorso riguardante i chewing gum senza zucchero. L’abbinamento anidride carbonica e dolcificanti non fa che aumentare il gonfiore, causando anche dolori a livello intestinale.

Le bevande migliori per sgonfiare l’addome restano l’acqua, il tè verde e gli infusi a base di erbe carminative come i semi di finocchio, il cumino, l’anice, la menta e la melissa.


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